venerdì, gennaio 23, 2009

Il pericolo propagandistico

In questi giorni si sono sentite affermazioni retoriche in difesa della libertà di stampa. Tutti siamo per la libertà di stampa, il problema è che se si fanno trasmissioni come quella della scorsa sera si corre il rischio di produrre certi risultati. Per andare nel concreto riporterò alcuni messaggi pubblicati sulla pagina facebook dei fans di Michele Santoro:
" bisogna che i nazi-sionisti sapppiano che non smetteremo di combatterli con ogni mezzo nè in Palestina nè in Europa, per la nostra dignità di uomini liberi e per la libertà della Palestina. Gaza libera! Palestina libera! Onore ai martiri! Avanti fino alla vittoria!" ore 3.22am;
"Hamas non è un'organizzazione terroristica ma una frangia di resistenza armata all'invasore". 12.18pm;
Un ragazzo dal cognome arabo con la foto di un terrorista di hamas rivolge l'invito ad un coetaneo di simili vedute affermando: "ti vogliamo ad al jazeeraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!" 11.22pm;
"io penso che lo stato di Israele si debba dissolvere" aggiungendo "dico che il sionismo di Israele è la realizzazione perfezionata del nazismo"

Inoltre per concludere in bellezza mi sono beccato un attacco personale per aver fatto la campagna elettorale sostenendo Gianni Alemanno. La persona in questione mi ha scritto: "bene bene Vito, in effetti sionisti, nazisti e fascisti vanno sempre a braccetto, tanti sono gli interessi che li accomunano. mi fa piacere che oltre ad inquinare facebook con la tua propaganda sionista stai anche collaborando a rendere l'italia un campo di gioco per le mafie e i massoni. Chi sono i più filo-israeliani? sono sempre gli elementi più beceri della nostra politica, quelli che hanno più condanne, e che quindi hanno imparato a convivere con il crimine convincendosi di essere degli uomini e di avere una moralità e un'ideologia".
Io non do dell'antisemita a nessuno(anche se il dubbio sorge),ne faccio di tutta l'erba un fascio, tanto perché non mi interessa radicalizzare lo scontro quanto perchè credo sia inutile mettere il tuo interlocutore in una condizione di irrecivibilità sostanziale.
Certo non capisco perché Israele infuochi tanto gli animi e stimoli parecchio la fantasia di un certo giornalismo, che pensa di poter cambiare il mondo quando si tratta dello stato ebraico mentre rimane in silenzio quando la questione si sposta su Congo,Sudan, Nigeria e mille altri posti in cui purtroppo vengono violati gravemente i diritti umani e attuati atroci genocidi.
In questo periodo, ma anche in campagna elettorale, mi sono sentito dare del: fascista, nazista, terrorista, massone, cospiratore, criminale oltre che "ebreo" in senso discriminatorio. Naturalmente ho risposto a tono. Tutto questo però mi intristisce parecchio perchè dimostra l'incapacità di una certa sinistra, ma anche dell'estrema destra, di riconoscere l'avversario che ha davanti. Mi fa rabbia pensare che la mentalità di cui era intriso il movimento pacifista (di cui l'URSS era il burattinaio) abbia lasciato la sua impronta metodologica in una certa sinistra incapace di guardare avanti.
Per quanto mi riguarda certi personaggi possono dire quello che vogliono, ma sappiano che cosi facendo non faranno altro che rafforzare la consapevolezza dell'identità politica e umana di chi non la pensa come loro. Sappiano di avere una responsabilità verso un'importante processo di integrazione che se contaminato da fattori di politica estera rischia di produrre risultati molto simili a quelli francesi o di condurre a follie comportamentali che hanno portato al tragico attentato del 1982 in cui venne ucciso Stefano Gay Tache presso la sinagoga di Roma.
Il boicottaggio dei negozi, le scritte antisemite, il silicone nei lucchetti dei negozi degli ebrei di Roma sono tutti gesti che dovrebbero indurci ad una riflessione profonda. Sono tutti segnali che se non analizzati con la dovuta attenzione rischiano di degenerare in eventi tragici.


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3 commenti:

Anonimo ha detto...

in certi casi bisognerebbe avere il coraggio di staccarsi dalla propria estrazione per fare un'analisi fredda della situazione.
è facile dire antisemita, o ebreo (nel senso spregiativo) pur di continuare a tenere la ragione dalla propria parte.
l'importante è non fare gli stessi errori delle persone che critichiamo.
BAX

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

questa gente va solo contro gli ebrei come il Faraone ma il
PADreeterno aiuta il suo popolo
contro tutti i suoi NEmici