domenica, ottobre 17, 2010

Mal di testa cronico? La soluzione è il botulino.

Iniezioni di botulino non solo per cancellare le rughe e i segni del tempo, ma anche per alleviare i mal di testa cronici. LaFood and Drugs Administration (Fda), l'ente americano che sovrintende alla sicurezza dei farmaci e dei cibi, ha dato il via libero all'uso del Botox (tossina botulinica purificata e stabilizzata) della Allergan negli Stati Uniti per trattare le emicranie croniche negli adulti.

Buone notizie, quindi, per tutti coloro che soffrono di questa condizione, che spesso condiziona fortemente la vita familiare, il lavoro e la vita sociale. Il farmaco, utilizzato principalmente nella medicina estetica contro le rughe, potrà essere iniettato nel collo e sulla testa ogni 12 settimane negli adulti che soffrono di emicranie per più di 14 giorni al mese.

L'Fda ha approvato il nuovo impiego del Botox sulla base di due studi che hanno interessato più di 1.300 pazienti. Il botulino è stato iniettato nei muscoli intorno agli occhi, in quelli della fronte e delle mascelle e, nei casi in cui il mal di testa era diffuso a tutto il cranio, anche nei muscoli delle spalle e del collo. Il trattamento, poiché la tossina ha un effetto prolungato, è stato fatto ad intervalli di tre mesi. Dopo tre cicli di iniezioni, l'84% dei pazienti dichiarava di stare molto meglio e di avere ridotto o eliminato del tutto l'uso di analgesici, riportando scarsi effetti collaterali. Secondo i risultati della ricerca inoltre; gli effetti si sono inoltre dimostrati inefficaci nei soggetti che soffrono di emicranie sporadiche e poco persistenti.

Il botox paralizza parzialmente le fasce muscolari ostacolando la contrattura muscolare (fattore scatenante degli attacchi) e inibisce il peptide CGRP, un vasodilatatore che ha un ruolo fondamentale nei meccanismi dell'emicrania.

''In Italia abbiamo cominciato a studiarne l'uso dieci anni fa'', ha detto all'ANSA Paolo Martelletti, direttore del Centro di Riferimento Regionale Cefalee dell'Ospedale Sant'Andrea in Roma. ''Avevamo notato - afferma Martelletti - che alcune donne dopo essere state sottoposte a un trattamento con il botulino sembravano trovare sollievo nell'emicrania. Così nel 2001 abbiamo cominciato a fare dei test, che hanno dato subito dei buoni risultati. Le sperimentazioni fatte in Europa sono poi andate a far parte dei due studi che hanno portato l'8 luglio scorso al via libera da parte dell'autorità britannica all'uso della tossina botulinica nel trattamento dell'emicrania cronica e, adesso, a quello americano dell'Fda''.

Tra pochi mesi arriverà l'approvazione dell'Emea, l'ente europeo che sovrintende alla sicurezza dei farmaci, da lì a cascata arriveranno poi anche le altre autorizzazioni, tra cui quella italiana.

Adriana Ruggeri(tratto da newnotizie.it)