martedì, marzo 29, 2011

Trattativa in alto mare tra Roma e DiBenedetto

«Non finirà presto».Con queste parole il presidente di Roma 2000 (holding che controlla il 67% dell'As Roma), Attilio Zimatore, ha fatto sapere che la trattativa per la vendita del club giallorosso è ancora in alto mare. Le trattative riprenderanno a breve.

giovedì, marzo 24, 2011

A 3 anni pesa 57 chili. E' record

Il "piccolo" pechinese ha appena 3 anni e pesa già 57 chili. I genitori sono disperati perché il ragazzino - rivelano mamma e papà al quotidiano inglese Sun - di dieta non ne vuole sapere niente. E loro al contempo non riescono a gestire la sua irrefrenabile voglia di cibo. Lu Hao,  5 volte più grande rispetto ai suoi coetanei di tre anni, di questo passo rischia gravi malattie. 

mercoledì, marzo 16, 2011

Politici asini: nessuno sa cosa si festeggia il 17 marzo. E la Santanché offre il suo anello sull'Unità d'Italia


E' vero: in pochi sanno che il 17 marzo del 1861 a Torino, Cavour e il Re Vittorio Emanuele II proclamarono per legge il Regno d'Italia e Vittorio Emanuele II assunse il titolo di Re d'Italia. Ma che a non saperlo siano i deputati che hanno polemizzato sui festeggiamenti e si sono riempiti la bocca delle parole "unità" e "Italia" dà la nausea. La trasmissione televisiva "Le Iene", in onda su Italia 1  a poche ore dalla data di cui nessuno sa nulla, ancora una volta sono lo specchio di un'Italia che discute di fuffa o di persone perché di altro non saprebbe parlare. Andiamo per ordine. 
Nel servizio trasmesso su Italia 1 la giornalista Sabrina Nobile si piazza davanti alla sede della Camera dei Deputati - Montecitorio - e ferma deputati e senatori lì di passaggio per fargli una semplice domanda: "Perché è stato scelto il 17 marzo per celebrare l'Unità d'Italia?". Le risposte sono imbarazzanti e negli occhi degli intervistati si può leggere un mix di panico e arroganza. Il sottosegretario di Stato Daniela Santanché, deputata per il partito di destra Movimento per l'Italia - alla domanda della giornalista Mediaset risponde: "Che mi deve fare un esame. Guardi io gli esami da lei non li faccio. Lei lo sa cosa è successo nella storia il 17? E allora deve leggere qualche libro", sentenzia la Santanché. Che aggiunge: "Le lascio il mio anello sull'Unità d'Italia". Al che la giornalista risponde: "Magari così ci faccio qualche soldo". A seguire l'ex deputata della Margherita, Cinzia Dato, che va nel panico: "No, no. Togliete, togliete, togliete". In questo caso la fortuna è che si tratta di una ex deputata. Per Rosy Bindi - presidente del principale partito di opposizione, il Pd - "il 17 marzo si festeggia Roma Capitale" Va peggio a Claudio Barbaro di Futuro e Libertà per l'Italia che "cosa è accaduto il 17 marzo di preciso non lo so dire", che però sostiene che "nel Regno delle Due Sicilie c'erano i Savoia", e non i Borboni, e che alla fine - in un narcisismo sociologico - chiede all'intervistatrice: "quindi non vado in onda perché ho risposto a troppe domande?" e la Nobile ironica: "E no, me sa che ce vai in onda". Nunzia de Girolamo (PdL), assidua frequentatrici di salotti televisivi, dice di chiedere al ministro degli Interni "perché è colui che lo sa". Poi tocca a Luigi Bobba (Pd) che non ricorda il primo re d'Italia. Altrettanta ignoranza dall'ex deputato dell'Udc Vincenzo Alaimo, che però ha una geniale intuizione: "Evidentemente c'è stato qualcosa di importante e storico per cui oggi si festeggia l'Unità d'Italia", mentre la Breccia di Porta Pia (1870) viene fatta risalire al 1900 e qualcosa. E Garibaldi, l'eroe dei due mondi per le storiche imprese in Sud America e Italia, si chiama così perché ha risolto unito nord e sud del Paese. Più coraggioso il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni (PdL), che dopo aver blaterato qualcosa sulle Cinque giornate di Milano, sostiene con assoluta fermezza che "il 17 marzo non è accaduto niente di specifico". Anche lo pseudo intellettualissimo ex ministro dell'Istruzione, Fabio Mussi (ex Pd), cos'è successo il 17 marzo "non lo ricorda" e alla domanda su chi fosse il primo re d'Italia chiede alla giornalista "di non fare gli interrogatori". Franco Cardiello, invece, senatore del PdL, rimane su posizioni "negazioniste". Secondo il senatore l'incontro a Teano tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II "non c'è mai stato", e i due mondi di cui Garibaldi era "Eroe" erano, sostiene Cardiello, "il Regno delle Due Sicilie e il resto dell'Italia". Alla fine però chiede di rimandare l'interrogazione di una settimana cosi da potersi preparare. E poi altri deputati, per lo più del movimento dei Responsabili, sostengono che Camillo Benso Conte di Cavour non è stato il primo presidente del Consiglio ma "il primo presidente del Parlamento" e che "Roma", e non Torino, "è stata la prima Capitale d'Italia". 
Degli intervistati l'unico a sapere qualcosa è il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che a domanda risponde correttamente. Per il resto è uno schifo assoluto: agghiacciante. Un video che passerà alla storia come la testimonianza di un'Italia che festeggia ma non sa. Che si riempie la bocca di immagine ma che forse avrebbe bisogno di una bella psicoterapia.

 

giovedì, marzo 10, 2011

Roma, Revocato sciopero dei trasporti. Alemanno: "grazie ai sindacati"

Domani a Roma niente sciopero dei mezzi. Nella tarda serata di oggi l'assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Antonello Aurigemma, in seguito ad un incontro con le sigle sindacali ha annunciato che è stato revocato lo sciopero del trasporto pubblico in programma per domani a Roma. «Ringrazio per l'impegno l'assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma e i sindacati che hanno risposto al nostro appello, dimostrando un grande senso di responsabilità nel revocare lo sciopero del trasporto pubblico locale previsto per domani, impedendo così di mettere in ginocchio un'intera città». Lo dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. 

mercoledì, marzo 09, 2011

Michelle e Obama come Sandra e Raimondo. Storiella divertente!

Una sera il presidente Obama e sua moglie Michele hanno deciso di rompere la routine andando a cena nel primo ristorante che capitava. I due si erano però dati una sola regola: il ristorante non doveva essere lussuoso. Una volta entrati in un posticino senza troppe pretese, mentre erano seduti a tavola il proprietario del ristorante ha chiesto agli agenti del servizio segreto se poteva "gentilmente" parlare con la First Lady in privato. Dopo alcune verifiche gli agenti hanno rivolto l'invito a Michelle che ha accettato.
Terminato il colloquio privato il presidente Obama ha chiesto a Michelle: "Perché era così interessato a parlare con te?". Al che lei ha spiegato al marito che nella sua adolescenza quel ragazzo era pazzo di lei. Allora Obama le ha detto: "Beh, se ti fossi sposata con lui avresti potuto essere proprietaria di questo bellissimo ristorante". Così Michelle ha risposto: "No, se lo avessi sposato, lui ora sarebbe il Presidente".


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martedì, marzo 08, 2011

Viterbo, perde alla Slot e impazzisce

Dopo aver perso alla slot machine tutto quello che aveva, circa 250 euro, e uscito per prendere altri soldi. Una volta presi i soldi è tornato al bar. Il proprietario, data l'ora tarda, aveva abbassato la serranda e chiuso la cassa. A quel punto il giocatore d'azzardo innervosito per non potersi rifare della perdita appena subita non ci ha visto più. L'uomo, un quarantenne pregiudicato, è andato in macchina ha preso il suo fucile a canne mozze e l'ha puntato contro il padrone del bar. Senza mezzi termini. "O mi fai giocare o ti ammazzo". A quel punto il barista non ha potuto dire no e ha lasciato che l'uomo, con il fucile alla sua destra, continuasse a giocare. Approfittando della distrazione del pregiudicato l'uomo è uscito dal locale è ha dato un velocissimo allarme ai carabinieri. Gli uomini dell'arma, intervenuti immediatamente, hanno ammanettato il giocatore accanito con l'accusa di minacce e detenzione di arma clandestina e modificata. Il pregiudicato non è riuscito a recuperare in alcun modo gli oltre 300 euro perduti. All'arrivo dei carabinieri ha detto: "ho usato solo un cric per convincerlo a tenere il bar aperto".

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lunedì, marzo 07, 2011

Lei russa di carnagione chiara, lui romano di carnagione olivastra. Il figlio nasce nero

Lei russa di carnagione chiarissima, lui romano dalla pelle olivastra. Il figlio, però, nasce nero. Non si tratta di un raro caso di melanismo (che è un po' l'opposto dell'albinismo, ma più raro), ma del tradimento consumato da Natasha, una russa di quarantuno anni, al marito Guido. Natasha dopo esser rimasta incinta non aveva preso lontanamente in considerazione la possibilità che il figlio fosse dell'uomo con cui aveva tradito il marito. Così, aveva portato avanti la gravidanza più o meno tranquillamente. Poi, lo scorso novembre, mentre si trovava a San Pietroburgo, dove era tornata per stare un po' con i suoi genitori, Natasha partorisce Yuri. Il bimbo bellissimo e in buona salute pesa quattro chili. La carnagione però non è né di mamma né di papà. Sembra aver preso più da quel collega della Costa D'Avorio con cui la mamma si era lasciata andare . Così Guido una volta rientrato a casa si è ritrovato davanti la "sorpresa". Passato un mese il giovane romano non è riuscito a passare sopra il fatto e ha dato mandato all'avvocato di chiedere la separazione con addebito dalla moglie. I due erano sposati da 10 anni. Guido, per la trama ingannatoria, ha chiesto alla moglie un risarcimento di 100mila euro.
 

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giovedì, marzo 03, 2011

Falsi ingegneri, dirigenti con 62 incarichi, poliziotti spacciatori: ecco chi sono i furbetti del Lazio.


Falsi ingegneri, dirigenti con 62 incarichi, poliziotti spacciatori: ecco chi sono i furbetti del Lazio.

La creatività laziale si esprime anche nelle truffe allo Stato. Forze di polizia che rubano partite di cocaina e banconote sequestrate; un genio della truffa che da dirigente del Comune di Pomezia, nella tradizione della migliore commedia italiana, riesce ad ottenere e svolgere contemporaneamente - attraverso false dichiarazioni - 62 incarichi professionali (mentre al contempo gestiva un ristorante); finti ingegneri che diventano dirigenti pubblici specializzati e che assumono altri falsi ingegneri; corsi professionali finanziati con fondi europei e mai realizzati. Sono questi alcuni dei casi su cui la Corte dei Conti, sezione giurisdizione per il Lazio, si è pronunciata nel 2010. Nei discorsi tenuti del presidente della sezione laziale della Corte, Salvatore Nottola, e nella requisitoria svolta dal vice procuratore generale Pio Silvestri, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2011, sono state anche confermatele tendenze degli anni passati. Nel Lazio, i principali danni alle casse dello Stato, si registrano nei settori della sanità, degli appalti e delle consulenze. II presidente Nottola ha poi evidenziato la tendenza delle amministrazioni pubbliche a chiudere un occhio verso gli illeciti commessi dai propri dipendenti. La sezione laziale della Corte nel 2010 ha elargito condanne per 101 milioni di euro. I danni erariali sono però superiori. Secondo la Guardia di Finanza, nel 2010, le frodi e gli sprechi nel Lazio ai danni dello Stato sarebbero quantificabili in 320 milioni di euro. Per il resto il 2010 della Corte si chiude in positivo. Rispetto all'anno precedente, grazie alla collaborazione con tutte le forze dell'ordine, nelle casse di Comuni, Province e Regioni del Lazio i fondi recuperati sono aumentati del 14% rispetto al 2009. Confermata anche la riduzione dei tempi giudiziari. Nonostante l'aumento delle denunce sono diminuiti i procedimenti in seno alla Corte. Delle 2.482 istruttorie aperte nel 2010, 1.814 sono state archiviate su esame preliminare. SièparlatoanchediAtaceAma. Silvestri si sono limitato a dire che «l'indagine è in fase istruttoria», ma che si tratta di «un'indagine complessa per numero di soggetti coinvolti Al momento tutto è coperto da segreto» mai danni supererebbero i 17 milioni di euro. Su questo aspetto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, presente alla cerimonia insieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, chiamato in causa sull'argomento non si è tirato indietro. «Ci auguriamo», ha dichiarato Alemanno, «che la Corte ci aiuti a fare chiarezza e a trovare una sponda per fare scelte virtuose».

Vendola: "Berlusconi parla come un fondamentalista islamico"

Il leader di Sinistra e Libertà, Nichi Vendola, intervenuto sul tema dei diritti civili a Radio Anch'io ha detto: «l'Italia ha standard da repubblica islamica e il liberale Berlusconi parla davvero come un fondamentalista islamico non tanto per convincimenti etici, che sono fragili, ma per motivi di vicinanza alla chiesa cattolica». E citando il Vangelo ha aggiunto: «Dico ai cattolici buttate fuori i mercanti dal tempio. Chi pensa di usare la dignità e i sentimenti di un essere umano per farne mercato elettorale, deve andare al diavolo, perché quello - ha concluso Vendola - è un peccato mortale».

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mercoledì, marzo 02, 2011

Lui dorme, lei bacia l'amico. Rissa ad alta quota


Caracas-Roma
Lui dorme, lei bacia l'amico. Rissa ad alta quota.

Dopo una romantica vacanza tra le bianche spiagge di Caracas una coppia di fidanzati russi - in vacanza con l'amico - è salita sul volo Alitalia "AZ687" Caracas-Roma. Poco dopo il decollo K.V., che prima di partire si era scolato diversi super alcolici, si è addormentato accanto alla sua ragazza. A quel punto il presunto amico deve aver pensato che visto che il gatto dormiva i topi potevano ballare. Così, dopo alcune moine, lei ha ceduto all'approccio del finto amico. Dopo qualche bacio - tra gli occhi increduli dei passeggeri - K.V. si è risvegliato dal sonno. E sopra l'Oceano Atlantico è scattata una lite violenta: colpi in faccia, calci, e l'uomo (fuorioso e ubriaco), che minaccia di aprire il portellone dell'aereo. Così gli uomini della Polizia aerea(Polaria), sul velivolo in borghese, hanno deciso di intervenire. Dopo qualche invito a mantenere la calma il russo ha iniziato ad aggredire anche gli agenti. Con un'unica soddisfazione: un bottino composto da un'occhio nero all'amichetto, tre giorni di prognosi per l'agente della Polaria e una denuncia. L'uomo, nella cui valigia sono stati rinvenuti 2 grammi di cocaina pura, dovrà rispondere di minacce, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.