lunedì, novembre 20, 2006

Italia: culla del diritto o del rovescio?

A giudicare da quello che si legge sui giornali siamo arrivati all’apice della perversione statale. Ci vuole più tempo per risolvere le pratiche amministrative per la costruzione di un carcere(e di conseguenza le spese connesse a ciò) che il carcere stesso.

Per risolvere processi in cui basterebbe un minimo di buon senso e naturalmente l’applicazione della legge ci mettiamo minimo un paio d’anni(e tutti i costi che ne conseguono).

Per fare qualsiasi cosa in Italia c’è da seguire un iter giuridico mostruoso e questo vale anche per le nuove imprese che invece di svilupparsi in un sistema sano, danno vita a sistemi economici che di legale hanno poco.

La classe politica non è in grado di riflettere sul fatto che snellendo il sistema regolamentare e la tassazione, cosa che Berlusconi stava facendo, si può ridare vitalità alla vita giuridica ed economica di un paese?

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