martedì, giugno 01, 2010

Israele, quando esiste un pregiudizio l'unico fatto che conta è quello strumentalizzabile.

Ieri mattina mi sveglio e sento questa tragica notizia. Inizialmente si parla di 19 morti, poi un po' di meno e poi alla fine questa sera diventano improvvisamente 9(per alcuni) e 6 per altri. Certamente un numero troppo alto. Un numero che allo stesso tempo dimostra l'inattendibilità delle fonti. Fatto sta che la notizia dei 10 soldati israeliani feriti, due dei quali in condizioni GRAVISSIME non interessa a nessuno.
La notizia che tutti vogliono bramosamente dare è che Israele attacca indiscriminatamente una flotta di pacifisti.
Tornando ai fatti. Nel corso della giornata risuscita uno scrittore scandinavo dichiarato morto. Un attivista italiano sulla nave, smentendo le preoccupazioni mostrate dal Forum Palestina sulla democrazia israeliana, chiede di esser processato in Israele. Un video inizia a far chiarezza su quanto realmente accaduto. I pacifisti iniziano a trasformarsi in pacifinti.
Questo però non cambia lo stato delle cose. Le agenzie di stampa pubblicano condanne di tutti i tipi in cui antisionismo ed antisemitismo sono troppo spesso presenti(tra i pochi garantisti l'On.Gianni Vernetti). Le posizioni prese suonano come parole durissime che provocano insulti nelle vicinanze del quartiere ebraico di Roma. Tutto questo però viene considerato normale dalla stampa come se gli ebrei in quanto tali siano responsabili di quanto accaduto. Come se l'ebreo in quanto tale dovesse espiare qualcosa. Ma normale non è, anzi tutto ciò è sintomatico di un antisemitismo che in modo inefficace prova a mascherarsi da antisionismo. Un mix quello tra antisemitismo e antisionismo che nel 1982 ha portato alla tragica morte del piccolo Stefano Gay Taché.
I fatti di questa triste giornata verranno accertati e chi ha sbagliato pagherà(in Israele i soldati, se sbagliano pagano). Ciò che però preoccupa è che domani si continuerà con dichiarazioni fondate sul pregiudizio e posizioni politiche non fondate su fatti concreti.
Poco importa se Hamas defenestra esponenti dell'ANP, se la Flottilia voleva arrivare a Gaza come ente non soggetto a qualsiasi forma di diritto(nazionale o internazionale) o se Hamas da 4 anni non permette nemmeno alla Croce Rossa Internazionale di visitare Gilad Shalit.
In fondo si sa che quando esiste un pregiudizio l'unico fatto che conta è quello strumentalizzabile.

Vito Kahlun