C'è un posto al mondo dove la chiusura degli asili e delle scuole elementari, per almeno un giorno o due, è una notizia drammatica sia per i genitori che per i bambini. Quando ciò avviene l'attività didattica viene sostituita dall'esercizio fisico all'aperto. E, stranamente, questa è una notizia anche peggiore...
La nazione si chiama Israele; le scuole chiudono perché i missili dai territori palestinesi metterebbero a repentaglio la vita dei piccoli studenti; e l'attività fisica, che sostituisce quella didattica, prevede che bambini e genitori siano pronti a giocare ad un macabro nascondino. Tempo per nascondersi: 15 secondi. Dal suono della sirena si ha solo un quarto di minuto per mettersi al riparo. Quando però ti trovi con un missile sopra la testa non ragioni molto e, di sicuro, non hai la più pallida idea di dove questo cadrà. Ora, se vi va, immaginatevi nel vostro quartiere, con la sirena che suona, e voi che, pur non sapendo dove cadrà il missile, avete quindici secondi per trovare un posto sicuro in cui ripararvi. Ci siete riusciti? Avete percepito l'angoscia? Se invece non avete voglia di chiudere gli occhi e contare i secondi guardatevi brevissimo video: http://www.youtube.com/watch?v=2bJQUYs7gck.
Se Israele vi sembra poco vicina, provate a immaginare Milano. La Madonnina, piazza Duomo, via Montenapoleone, piazza Castello e il Tribunale di Milano. Prendiamo in considerazione quest'ultimo. Non so se avete presente quell'edificio bianco in marmo, con un'ampia scalinata, che si vede spesso in tv. Quello in cui operano la Bocassini e dove si sono tenuti alcuni dei processi più importanti degli ultimi anni. Ecco, proprio dietro il palazzo di Giustizia c'è via della Guastalla. In via della Guastalla c'è una sinagoga. Questa sinagoga, e tutte le donne, uomini e bambini che la frequentano regolarmente, volevano essere fatti saltare per aria da un'estremista islamico di origini marocchine. E non fosse stato per la Digos, forse, ci sarebbe riuscito.
Infine, a Gerusalemme, una ragazza 19enne è stata accoltellata. Ma per fortuna sopravviverà.
Cosa lega queste notizie? Il fatto che siano tutte della giornata di oggi. Se, nonostante tutto, Israele non fosse uno dei posti più sicuri al mondo, o se peggio ancora non esistesse, la vita di molti ebrei, di molti israeliani e di molti occidentali sarebbe inevitabilmente più a rischio. Diceva Ugo La Malfa: "La libertà dell'Occidente si difende sotto le mura di Gerusalemme". Non capirlo sarebbe un errore imperdonabile.
su twitter @VitoKappa
1 commento:
ciao vitoooneeeeeee
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